lunedì 28 febbraio 2011

Graphic designer: una figura che cambia

Steven Heller, classe 1950, è una delle più importanti figure del mondo del graphic design, editoriale e non. Art director, critico, giornalista, autore e curatore di innumerevoli libri,
ha dato il suo contributo anche alla mostra «Graphic Design Worlds», alla Triennale di Milano fino al 27 marzo, dal cui catalogo è tratto il brano che segue.
"Il mondo del graphic design mi ricorda certi film di fantascienza, dove una grande catastrofe incombe sul pianeta. La definizione tradizionale di graphic design – la composizione di tipografie e immagini per comunicare idee e messaggi attraverso prodotti stampati – non è più adeguata. Il graphic design (e forse bisognerà usare altri termini) è ancora composizione, è ancora caratteri e immagini, ma è anche suono e tempo, spazio e movimento. Utilizza varie piattaforme per molteplici scopi. Di conseguenza, il mondo del graphic design potrebbe sia esplodere (o implodere) e riaffacciarsi sulla scena sotto una nuova veste, sia evolvere (adattarsi) ai nuovi media già disponibili o che lo saranno tra breve. Diciamo allora che il graphic design è un universo in espansione. (...) Non dobbiamo mai dimenticare che il graphic design interagisce con molte altre realtà, con l'economia, la cultura, la politica eccetera. A eccezione di alcuni prodotti "di design", il mondo esterno non acquista la grafica in quanto tale, ma è in relazione con il graphic design solo in quanto questo incomincia, sostiene e promuove altre cose...".

Triennale di Milano
Graphic Design Worlds
26 Gennaio - 27 Marzo 11
Orario: 10.30 - 20.30, chiuso il lunedì - Giovedì e venerdì 10.30 - 23.00
Ingresso: 8 € - 6.5 € - 5.5 € - 5.5 €

domenica 27 febbraio 2011

Photo Opportunities - Corinne Vionnet

Le foto di viaggio, o meglio, delle vacanze trasformate in paesaggi onirici e rarefatti dove i punti di riferimento che ci permettono di riconoscere il luogo galleggiano dolcemente assumendo una consistenza eterea.

Le foto che tutti noi scattiamo e che testimoniano lo straordinario, l'altrove, la separazione dalle quotidiane esperienze di lavoro e di vita. Queste testimonianze oggi non sono più conservate nei cassetti delle nostre case ma in directory online, sono immagini digitali, si ricercano con parole chiave.

Corinne Vionnet attinge queste immagini da internet e le tesse insieme in velature sovrapposte ottenendo come risultato un'unica straordinaria immagine che sembra attraversare il tempo, dove l'immutabile cambia e vibra attraverso i filtri dell'esperienza umana.

Il sito dell'artista: http://www.corinnevionnet.com/

sabato 26 febbraio 2011

Nuovi mezzi espressivi

Il telefono cellulare scatta fotografie e gira filmati, il computer “trasmette” programmi televisivi, la televisione “proietta” le nostre fotografie, i tablet “sfogliano” riviste: queste contaminazioni danno vita ad un nuovo fermento di creatività, un Rinascimento digitale.

Questo rinascimento contemporaneo ha dei tratti sorprendentemente simili con il periodo storico che vide l’avvio all’età moderna:

1- Il Rinascimento fu vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi.

2 - Il XV secolo fu un'epoca di profondi sconvolgimenti economici, politici, religiosi e sociali.

Questi due tratti rispecchiano la nostra situazione attuale: nel XV secolo cambiamenti e sconvolgimenti produssero una straordinaria evoluzione. Anche oggi sicuramente è in corso un’evoluzione, il tempo ci dirà quanto sarà socialmente straordinaria.
Certamente però già oggi è visibile quanto stupefacente sia la crescita di un nuovo tipo di creatività basata sui nuovi mezzi tecnologici e sulle contaminazioni espressive che ne derivano.
Se il Rinascimento vide lo svilupparsi di un notevole eclettismo dove lo stesso artista fu architetto, pittore e scultore oggi è il confine stesso tra le diverse discipline artistiche che sbiadisce. L’evoluzione tecnologica sta determinando una nuova Gestalt espressiva dove il tutto è diverso dalla somma delle singole parti. Il termine tedesco Gestalt significa forma, rappresentazione: sono questi concetti che oggi vengono espressi in modo completamente nuovo. Fotografie, musica, parole, filmati si fondono in “produzioni” creative sorprendenti.

Nel Rinascimento la figura dell’artista si realizzò grazie al sostegno di mecenati che resero la sua arte fonte della sua sussistenza. Fino ad oggi la sussistenza degli artisti è dipesa da meccanismi più complessi e discutibili ma certamente legati a scambi economici: l’opera d’arte ha un prezzo e in molti casi è la quotazione dell’opera che determina il valore dell’artista e non viceversa. Una vera perversione.

Questa modificazione patologica del senso artistico oggi comincia a vacillare: nel Rinascimento digitale “artista” è una parola vecchia, legata a logiche di mercato e di numeri.

Oggi esiste una creatività trasversale prodotta e diffusa fuori da ogni schema codificato:

trasversale perchè mescola musica, parole e immagini

trasversale perchè il creativo vive di altro, non è socialmente “riconoscibile”, può appartenere a qualunque classe sociale, essere giovane o vecchio, uomo o donna. Può persino esprimersi cambiando la sua identità.

Possiamo definire “Arte” questa nuova creatività?

Non è sicuramente un quesito facile e, in fondo, la risposta non è poi così importante.