mercoledì 28 dicembre 2011

Nella gara delle carote non c'è vincitore



Un corto divertente, con finale a sorpresa, costituisce la tesi di laurea di Dylan VanWormer e Logan Scelina, due giovani animatori del  Ringling College of Art and Design, prestigioso college in Florida che dispone di docenti di rango e di 14 differenti discipline: Advertising Design, Business of Art & Design, Computer Animation, Digital Filmmaking, Fine Arts, Game Art & Design, Graphic & Interactive Communication, Illustration, Interior Design, Motion Design, Painting, Photography & Digital Imaging, Printmaking and Sculpture.
Lo stile illustrativo e compositivo del filmato ricorda quello dei vecchi Lonely Tunes, ma l'approccio è decisamente più cinico.





Carrot Crazy from littleGIANT on Vimeo.

lunedì 26 dicembre 2011

Ai parigini piace Brice: 20 anni, timido, carino e autodidatta


Del tutto casualmente, incontrando il bel lavoro del giovane fotografo Brice Portolano, ci ritroviamo alle considerazioni di pochi giorni fa circa la disponibilità, molto francese e per nulla italiana, ad incoraggiare i giovani promettenti talenti (vedi "A Parigi gli stagisti non fanno il caffè").
Portolano viene indicato da stampa e portali di settore come un soggetto da seguire con attenzione per la sua capacità " di giocare con colore pose, luci ed ambienti".
Ed effettivamente i suoi scatti, sia che si tratti di riprendere il mileu urbano, paesaggi incontaminati o un volto sconosciuto rivelano equilibrio, attenzione ai dettagli e all'impianto scenico generale, quasi cinematografico. La crsitallina nitidezza di alcuni soggetti è davvero particolare.
Amato dalla critica e dai galleristi, ha al suo attivo già diverse mostre di successo.










sul sito tutte le immagini e le informazioni

sabato 24 dicembre 2011

Un progetto a Natale



A soggetto natalizio il video diretto da Andy Hall che l'agenzia BBDO ha realizzato per la campagna donazioni della Croce Rossa americana, in cui un omino sopraffatto da una montagna di oggetti (stuff), tra cui pacchi dono, decorazioni e bigliettini augurali, viene incoraggiato a donare speranza, aiuto e compassione.
Una bella proposta da condividere. A tutti voi, Buon Natale!


giovedì 22 dicembre 2011

Reuters presenta le foto simbolo del 2011



L'agenzia stampa Reuters presenta, come sempre fa in occasione della fine dell'anno, gli scatti più significativi realizzati dai propri fotografi in giro per il mondo.
Documentano prevalentemente momenti drammatici, guerre e desolazione, dal momento che di questo il fotogiornalismo è spesso costretto ad occuparsi.
Tra i soggetti più toccanti quello di Athar Hussain che ritrae lo sguardo sgomento di Sumayya, otto anni, vicino allo zio Imran Ali, colpito da un cecchino durante gli scontri di agosto a Karachi. I disordini hanno avuto luogo dopo che il movimento liberista Muhajir Qaumi, conosciuto in breve come MQM, ha annunciato un giorno di lutto contro l'ondata di violenza che ha causato circa cento morti in una sola settimana.






martedì 20 dicembre 2011

A Parigi gli stagisti non fanno il caffè



Steven Briand col nickname Burayan ha realizzato Protéigon; stop motion minimale che non manca di una certa eleganza, costituito da piccoli gesti essenziali e un foglio di carta.
Il progetto è stato sviluppato durante la sua esperienza di stagista presso Partisan, studio parigino specializzato nella realizzazione di video musicali, spot, documentari e animazione in generale.
Il video, che sta avendo un grande successo in rete con un enorme numero di contatti in pochi giorni, ha posto in evidenza lo stile di Briand e premiato la lungimiranza di Partisan.
E' questa, o almeno dovrebbe esserlo, la natura dello stage: un percorso formativo accompagnato e incoraggiato da professionisti esperti.







PROTEIGON from BURAYAN on Vimeo.

domenica 18 dicembre 2011

Camp Kuleshov, il concorso dei trailers tarocchi



Camp Kuleshov è un curioso concorso cinematografico che si tiene ogni anno nella città di New York. Possono parteciparvi registi, tecnici del montaggio o semplici amatori, purchè presentino il trailer di un celebre film, rielaborato in modo da trasformarne il genere.
Intervenendo su montaggio, luci e musica di sottofondo celebri trame vengono completamente travisate, il più delle volte con effetti divertenti, come per "Grease", divenuto un thriller, o "Bastardi senza gloria" trasformato da Josh Hayes in una tenera storia romantica.
Il vincitore di quest'anno è Caleb Hepler, con "Shark song", rivisitazione del trailer de "Lo squalo". La scorsa edizione lo stesso autore aveva ottenuto la menzione speciale per "(S)he loves me"; rielaborazione  di "Ocean Eleven" con un pizzico di "Mention of honour", che produce una fantomatica storia d'amore tra i due protagonisti maschili (Brad Pitt e George Klooney).


Shark Song from Whitehouse Content on Vimeo.

Inglourious Basterds - Trailer Editing Contest from Josh Hayes on Vimeo.

(s)he loves me from Caleb Hepler on Vimeo.

venerdì 16 dicembre 2011

E' in arrivo la navigazione trasparente



Per avere un'idea di quanto velocemente evolvano le potenzialità e lo stesso aspetto dei tablet guardate questo video.
Si tratta di uno studio di Samsung, che presenta come una possibile realizzazione futura un nuovo concept di device: tutto in un sottile display trasparente e ultra-flessibile.
La tecnologia Flexible AMOLED, su cui è basato il progetto consente appunto totale flessibilità; non solo quella fisica del mezzo ma anche quella dell'interfaccia di navigazione, estremamente semplificata per facilitare l'interazione con l'utente.
In modalità touch-screen Samsung Flexible assocerà alle prestazioni standard dei tablet attuali la possibilità di fotografare, telefonare, tradurre in simultanea una conversazione oltre a molte altre funzioni innovative.
Considerata la segretezza con cui le aziende tecnologiche blindano ogni progetto o ricerca, si può supporre che la presentazione sul mercato di questo rivoluzionario device non sia così lontana.






martedì 13 dicembre 2011

A lui piace programmare. A lei piace fotografare. A tutti e due piace il 3D.


Stiamo parlando di Randy Church, un giovane designer e programmatore free lance che ama sperimentare media differenti, e di Ayaka Ito illustratrice e graphic designer che dal Giappone si è trasferita negli USA per poi laurearsi al Rochester Institute of Technology in New Media Imaging & Design. Insieme danno vita a Cinema_Flash Showdown '09, una collezione di fotografie distrutte e poi ricostruite in 3D utilizzando uno strumento di disegno sviluppato con Flash. Potrete vedere l'intera gallery a questo link.


Randy ha pubblicato il tool in Flash che ha realizzato: potrete trovarlo a questo link e provare voi stessi a caricare una foto per poi "scarabocchiarla" con linee colorate di diverso spessore. Fatto questo potrete copiare e incollare su un editor di testo le coordinate corrispondenti alla trattoria di ogni linea da voi tracciata.
Randy ha elaborato questi risultati numerici con un programma di modellazione 3D ed infine ricomposto l'immagine utilizzando Photoshop.
I risultati come potete vedere, sono sorprendenti.


Vi invitiamo a visitare il sito di Randy Church a questo link e ad esplorarlo attentamente, troverete spunti ed elaborazioni davvero innovative; per conoscere meglio  Ayaka Ito invece collegatevi a questo link e respirate un soffio di garbata creatività.

sabato 10 dicembre 2011

La macchina del tempo si chiama Historypin


Il mondo è un enorme puntaspilli e ogni spillo è un ricordo, una testimonianza.
Stiamo parlando di Historypin, un bellissimo progetto sviluppato dalla no-profit We Are What We Do, in collaborazione con Google.


Historypin è da esplorare non solo collegandovi alla sua pagina principale (questo il link) da dove potrete partire per un fantastico viaggio nel tempo tra foto e video, ma anche visitando il blog (questo il link). E' interessantissima anche la sezione Collections con le gallerie create dagli iscritti sfogliabili anche con l'opzione Slide Show.

 Il video che sotto vi proponiamo presenta le principali funzionalità di Historypin.



Iscrivetevi e navigate un po' in giro,  se trovate una fotografia nel posto sbagliato segnalatela, aggiungete i vostri commenti o i vostri ricordi. E poi, se qualche volta vi capiterà di sfogliare vecchi album, riordinare cassetti e ritrovare foto dimenticate, beh... potrete metterle da parte e poi - magari in un pomeriggio piovoso - appuntare il vostro personalissimo pezzettino di storia nel grande racconto di Historypin.

Historypin è anche una app distribuita gratuitamente su Android Market e App Store.

giovedì 8 dicembre 2011

A Silvia, fotografa empatica, i soggetti rivelano l'anima



Affermata nel campo della fotografia d’autore in Italia e all’estero Silvia Amodio percorre strade artistiche parallele con un metodo di lavoro che combina caparbia indagine psicologica, rispetto e complicità.
Silvia è delicata e paziente; aspetta, ascolta e cerca di comprendere. Quando la sintonia coi soggetti è stabilita scatta, e loro si affidano completamente all'obiettivo, rivelando la propria interiorità.
Laureata in filosofia con una tesi sperimentale svolta alle Hawaii sulle competenze linguistiche dei delfini, ha rivolto la sua prima attività di fotografa e giornalista al mondo animale, studiandone da un punto di vista etico e filosofico gli aspetti relazionali con il mondo umano.

In "ANIMALità", lo slideshow che presentiamo, musica testi ed immagini, queste ultime trattate con un metodo artigianale che le rende intensamente pittoriche, raccontano appunto una storia in bilico tra poesia, filosofia e scienza.

In un nuovo capitolo della sua vita professionale Amodio indaga, attraverso la figura umana, alcuni aspetti sociali spinosi e controversi.
La prima serie di ritratti realizzata nel 2005 in Sudafrica alla periferia di Cape Town è stata esposta, l'anno successivo, in una mostra personale negli Stati Uniti all'Università di Seattle, in contemporanea a un ciclo di seminari tenuto insieme alla scrittrice sudafricana Sindiwe Magona.
Ancora in Sudafrica nel 2007 ha realizzato "Volti Positivi", una ricerca fotografica e un documentario riguardanti la diffusione dell'AIDS. Un'opera tratta da questo progetto è stata selezionata, unica italiana, nell’edizione 2008 del Taylor Wessing Photographic Prize indetto dalla National Portrait Gallery di Londra.
In "Fuori dall'ombra", reportage fotografico del 2010 sulle vittime della pedofilia, emerge più che altrove il rapporto davvero empatico che la fotografa riesce a stabilire con i soggetti. Una narrazione difficile, che può scivolare nella morbosità e nel pietismo, e che lei affronta con straordinaria compostezza e pudore attraverso una serie di ritratti intensi e privi di ogni compiacimento retorico.




     





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lunedì 5 dicembre 2011

Alexsandro l'irriverente


AleXsandro Palombo, salentino trapiantato a Milano, prima stilista e poi illustratore della moda, il più creativo e irriverente, fondatore di un popolarissimo blog dove rappresenta con sarcasmo e un bel pò di cattiveria la vacuità e gli stereotipi del "fashion system",
I più tartassati sono Karl Lagerfeld e Anna Wintour. Allo stilista, che oggi dirige la maison Chanel, Palombo dedica pungenti vignette e un intero volume "Karl Lagerfeld, vision of a funeral" sulla sua cerimonia funebre. Cerimonia ipotetica, dal momento che nonostante l'aspetto imbalsamato il povero Lagerfeld, se non proprio vegeto è certamente vivo.
Sulla feroce direttrice di Vogue America a cui è ispirato il personaggio interpretato da Meryl Streep ne "Il diavolo veste Prada" Palombo aveva già realizzato alcuni sketches che la ritraevano, perfettina anche nelle scene hard, coinvolta in una improbabile storia di sesso con Homar Simpson, il più scorretto sciatto e impresentabile personaggio dei cartoons. In una delle sue ultime serie, ispirata ai Fashion Terrorist della moda , Palombo la rappresenta invece sotto forma di palloncino, volatile ma comunque griffato.
In "Toilet Very Chic" che ritrae il luogo più privato per definizione, troviamo Lagerfeld, Tom Ford, Vivienne Westwood e molti altri immortalati in situazioni imbarazzanti. Il tratto grafico è piuttosto elementare, ma la cifra canzonatoria molto divertente. Estremamente apprezzabile poi, nel clima di generale deferenza e adulazione, una voce fuori dal coro.






venerdì 2 dicembre 2011

Indipendence day: lo spettacolo asiatico


La  Festa Nazionale dell'Indipendenza si svolge ogni anno a Singapore in un tripudio di parate, luci e colori e rappresenta la massima espressione della fierezza e dell'orgoglio nazionale del popolo asiatico.
Sulla città convergono visitatori provenienti da ogni parte del mondo per osservare uno spettacolo alla cui realizzazione intervengono migliaia di operatori: coreografi, ginnasti, costumisti, pirotecnici, tecnici audio e video, oltre ad un numero imprecisato di volontari.
Questo timelapse riprende l'intero evento di quest'anno, dalla notte precedente alla festa, tutta un brulicare di attività e scie luminose sullo sfondo della moderna grandiosità della zona portuale, sino al momento conclusivo dei fuochi artificiali, davvero spettacolari, che illuminano a giorno il paesaggio.







Singapore Timelapse and National Day Parade 2011 Fireworks from Repro on Vimeo.

mercoledì 30 novembre 2011

Nei passanti di Ormaechea scorrono storie e suggestioni


Il graphic designer spagnolo Nacho Ormaechea con una serie di fotomontaggi intitolata "Street Memories" compie una sorta di esplorazione delle memorie in ambiente urbano; un insieme di ritocco digitale, fotografia e soggettiva interpretazione dei personaggi incontrati per strada, che Ormaechea svuota e parzialmente ripopola con stralci fotografici di still life alimentari, cartelloni pubblicitari, paesaggi.
La scelta dell'immagine inserita deriva da un processo che l'autore definisce sentimentale, come afferma in una sua presentazione: "Ogni immagine viene da un sentimento, un'idea che mira a provocare una reazione nella mente dello spettatore. Questa reazione è probabilmente diversa dalla mia, si nutre di diversa provenienza e storie personali. I miei personaggi, soggetti anonimi della strada, sono specchi che riflettono il mio stato mentale, così come quello di chi osserva la mie immagini ".
Sul sito di Nacho Ormaechea potete vedere una panoramica completa dei suoi lavori.





lunedì 28 novembre 2011

Guardare e muoversi "a tempo di tablet"



"I Look & Move" è interamente girato a Mosca, perchè gli autori Constantine Konovalov e Irina Neustroeva misteriosamente considerano questa location come la più corrispondente allo spirito del filmato, salvo poi lamentarsi - nella presentazione del lavoro -  del cattivo stato delle onnipresenti pavimentazioni, la cui correzione ha richiesto diversi interventi grafici.

Costituito da 1072 immagini, questo stop motion racconta in un minuto e mezzo una camminata che si svolge con modalità dinamiche più vicine all' universo "tablet" che al mondo reale;  i piedi "protagonisti" agiscono sul pavimento come su un touch screen. Qualcosa di simile  avveniva anche nel precedente video di Konovalov,  "DRINKme-EATme-READme",  in cui un vero libro veniva letto come un e-book e poi riposto su uno scaffale virtuale.
In un modo vivace e divertente Konovalov ci mostra ancora un mondo alla rovescia, che suscita interpretazioni diverse .
La prima, assolutamente personale, registra che l'irreale appare sempre più naturale, metabolizzato. A sembrare fuori posto è la persona, rappresentata unicamente dalle sue appendici funzionali, piedi o mani che siano, che è poi quanto basta per spostarsi e attivare i devices.
 La seconda intrepretazione decisamente più positiva è quella degli autori, che con il video intendono semplicemente rappresentare "le persone capaci di ribaltare questo mondo, cambiare qualcosa, costruire qualcosa, creare qualcosa e fare qualcosa che lasci un segno"
Il Generale De Gaulle osserverebbe: "Vasto programma!"





I LOOK & MOVE from Constantine Konovalov on Vimeo.


Making Of "I LOOK & MOVE" from Teeter-Totter-Tam on Vimeo.

venerdì 25 novembre 2011

La meta è vicina


Un uomo termina di lavorare, raccoglie le sue cose, spegne la luce ed esce dall'ufficio.
Sulla sua scrivania un gioco da tavolo, un robottino dall'espressione triste, si anima rivelando la propria aspirazione ad evadere dal buio del locale, per raggiungere le coste del Pacifico. Aiutato dagli altri oggetti presenti nella stanza e dal sostengno degli "effetti speciali" fornito dalle lampadine raggiungerà il suo sogno nell'unico modo possibile: utilizzando Google Streetviews.
L'idea è divertente, il robottino dolcissimo. Il video è realizzato in stop-motion da Tom Jenkins, direttore della società inglese The Theory (specializzata in film e video produzione), le musiche sono della Cinematic Orchestra.




Address Is Approximate from The Theory on Vimeo.