mercoledì 30 maggio 2012

Nullarbor, fantastico roadmovie in 3D, all'Australian Film Festival




Nullarbor è un cortometraggio di animazione in 3D realizzato da un team straordinario. Il fatto che sia anche divertente passa in secondo piano rispetto alla  sua qualità e accuratezza, alla capacità dei numerosi illustratori, animatori, modellisti, specialisti di luce ed effetti che hanno contribuito alla realizzazione, guadagnandogli la classificazione tra i primi dieci short all'Australian Film Festival di quest'anno.
Il roadmovie si svolge su una highway australiana che attraversa l'arida piana di Nullarbor e racconta il duello tra due autisti,  scatenato dal desiderio del personaggio più giovane di procurarsi una sigaretta.
L'imperturbabile anziano Waddy a bordo di un'auto sgangherata ha i tratti somatici di Cliff Ellen, un popolare attore locale a cui gli autori si sono ispirati, mentre il giovane e collerico Bernie ne rappresenta un altro: Tristan Sarell, da noi assolutamente sconosciuto.
Entrambi sono caratterizzati perfettamente, inseriti in ambientazioni in cui ogni dettaglio è perfetto, dove le luci dal giorno al tramonto sembrano reali e la tridimensionalità così riuscita da far sentire l'osservatore immerso nella scena.
Regia di:Alister Lockhart (Director) Patrick Sarell (Co-Director)






lunedì 28 maggio 2012

Giuseppe Maiorana si sente in gabbia


Ieri girovagando in rete ho incontrato il lavoro di Giuseppe Maiorana. La sua fotografia si intitola "La chiave giusta per la libertà", come non riconoscervisi? Quante volte ciascuno di noi si è ritrovato dietro porte serrate a volte senza neppure intravedere le chiavi per uscirne? Un discorso complicato, immenso, esistenziale che Giuseppe Maiorana affronta in questa immagine con garbo ed ironia.

Così scrive di sè nella sua biografia di presentazione:
"Io sono uno spirito libero, con un bisogno incontrollabile di catturare le emozioni, con una adrenalina creativa che mi spinge ogni minuto. Sono laureato in economia e ho un master nel settore bancario e finanziario. Io non sono un fotografo professionista, viaggio per sentire, per scoprire; sono affascinato dalle persone, da luoghi e situazioni lontane dalla mia vita quotidiana. Quando scatto una foto lo faccio per me stesso, per soddisfare le mie esigenze creative e per il desiderio di comunicare, di condividere con chi è disponibile e ha la giusta sensibilità non solo un'immagine, ma una emozione, un concetto. Questo è il mio intento, al di là del semplice fatto estetico."
Davvero interessante. Aggiungo che Giuseppe è davvero bravo, i suoi lavori sono bellissimi ed in alcuni casi decisamente ispirati dall'opera di Magritte, vi invitiamo a conoscerlo meglio visitando questo link.

In merito alla "La chiave giusta per la libertà" ha scritto per tutti noi un tutorial in inglese che noi abbiamo tradotto (ci scusiamo se vi è qualche imprecisione) in italiano e che pubblichiamo di seguito.

Dal tutorial di Giuseppe Maiorana che trovate nella versione originale a questo link.

Foto e attrezzature
Canon 1D Mark IV obiettivo canon 16-35 2,8

L'idea
Ognuno di noi, solo per un momento, o per un giorno o una vita completa, si è sentito almeno una volta prigioniero di qualcosa o qualcuno? Forse a causa delle nostre debolezze, o del lavoro, o per questioni di famiglia o solo per i nostri preconcetti, per un problema temporaneo oppure sopraffatti dalla idea di avere un sogno che si sa che nella vita reale non puotrà diventare realtà. Ognuno di noi è stato costretti a sedersi, a concentrarsi pere trovare la strada, per cercare la chiave giusta per riconquistare la libertà e trovare il nostro equilibrio. Questo era quello che stavo pensando una notte, e questo concetto da cui nasce per questa immagine.

Scatti ed elaborazione
Prima di tutto ho dovuto immaginare gli elementi da includere nella foto per spiegare il concetto nel modo migliore. Dovevo trovare l'attore che rappresentasse ognuno di noi, una serie di vecchie chiavi, una bela vecchia gabbia alta 40 centimetri, e l'inquadratura. Poi ho fatto tutte le riprese di cui avevo bisogno, 8 in totale: 6 scatti, uno per ogni chiave appesa ad un filo da pesca (exif iso 100, 35 mm, f4, 1/80) - 1 scatto per l'uomo (exif iso 100, 24 mm, F8, 1/100), seduto su una sedia a guardare il punto giusto dove più tardi avrei inserito le chiavi - 1 solo scatto per la gabbia posta in una località di mare (exif iso 100, 24 mm, F8, 1/100) . Ho fatto tutti gli scatti alla stessa ora del giorno, con la stessa luce calda del tramonto e con la stessa direzione della luce. Ho realizzato gli scatti delle chiavi e dell'uomo nello stesso giorno ma ho dovuto aspettare 20 giorni per trovare la stessa luce per lo scatto della gabbia. Dopo di che ero pronto per iniziare l'elaborazione. Ho aperto uno ad uno i file raw delle chiavi, della gabbia e dell'uomo con Lightroom e ho fatto su ognuno regolazioni di contrasto, saturazione e luminosità, poi con Adobe CS5, ho proceduto a estrarre le chiavi, l'uomo e parte del la gabbia con lo strumento gomma per sfondo; dopo per ottenere una migliore precisione dei bordi, ho selezionato ogni file e aperto le funzioni edger vere e proprie per ridefinire i bordi che gestiscono il livello del raggio dalla maschera di rilevamento dei bordi, e ho regolato i livelli. Stessa cosa per le parti della gabbia che dovevano coprire l'uomo seduto così da dare l'impressione di essere davvero dentro la gabbia. A questo punto ho creato la composizione posizionando tutti gli elementi al posto giusto. Alla fine, con l'intenzione di dare l'impressione di uno sfondo dipinto, ho aggiunto una texture digitalizzata (l'ho fatta con il metodo del caffè: ho preso un foglio A4, ci ho versato del caffè e poi l'ho tenuto in forno per 5 minuti per ottenere una carta che sembrasse vecchia di 100 anni) su un nuovo livello. Ho unito i livelli, ho dato all'insieme un taglio quadrato e il messaggio era pronto.

sabato 26 maggio 2012

Le artistiche creazioni di Kreuz, il cappellaio matto



Il soggetto che presentiamo ha poco a che vedere con i temi normalmente trattati dal blog, ma la divertente creatività di Kreuz, anche se riferita alla manualità artigiana, merita un piccolo spazio.
Hu Yulong  studia design in Scozia, e con lo preudonimo di Kreuz si diverte a realizzare artigianalmente piccoli cappelli destinati ad amiche ed artisti, tra i quali  Keita Takahashi, director e autore  di videogames  come il popolare “Katamari Damacy".
Più che di cappelli si tratta di piccole poetiche sculture realizzate in feltro, che rappresentano animaletti, paesaggi montani o organismi marini.






giovedì 24 maggio 2012

Avviso agli artisti: questo è il vostro momento per essere scoperti



Riceviamo sul nostro sito ufficiale espressionidigitali.it una comunicazione che sembra molto interessante, perciò la riportiamo qui perchè possano beneficiarne creativi ed artisti che frequentano il blog.
Sei un fotografo, un pittore. un artista digitale o concettuale, un creativo nel campo dell'immagine?
Come recita il payoff di AW "questo è il tuo momento per  essere scoperto".
La "grande occasione" è  costituita da "Self", il concorso organizzato da Artist Wanted, una organizzazione che promuove gli artisti emergenti di ogni parte del mondo - sia attraverso il concorso in questione, a cui si partecipa via web, che attraverso l'organizzazione di mostre ed iniziative di supporto - con l'erogazione di un sostegno economico non indifferente (negli ultimi cinque anni sono stati elargiti premi per oltre 1,5 milione di dollari).
Il tuo lavoro, se selezionato, sarà esposto a New York ad una grande collettiva della durata di tre settimane a cui saranno invitati curatori, galleristi e critica. Le opere selezionate saranno inoltre raccolte nel libro "Self: The Story of Artist" e pubblicate su Flash Art Magazine, il magazine che da quarant'anni costituisce un importante riferimento per il mondo artistico. Sembra tutto molto interessante, non ultimo l'elevato premio in denaro per il primo classificato.
Prima di iscrivervi e caricare online tutti i files richiesti (procedura che sembra puttosto facile), vi raccomandiamo di verificare bene qui tutti i dettagli su modalià di accesso e partecipazione, fee di entrata, eventuali vincoli e deadline di iscrizione.
 



martedì 22 maggio 2012

La natura invade i volti negli scatti di Duenas



Jon Duenas è un giovane fotografo di Portland (OR) specializzato  in servizi per la moda e l'editoria, che  si vanta di eseguire esclusivamente su pellicola (questo il link al suo sito). Appassionato di metodologie e strumentazione tradizionale, possiede una ricca collezione di Reflex e Polaroid.
Per campare non disdegna i servizi matrimoniali, ma  la sua vera passione sono le elaborazioni fantastiche. Come questi recenti scatti in cui ha giocato sulla doppia esposizione, realizzando una poetica sovrapposizione tra giovani volti femminili e paesaggi, elementi naturalistici, velature. In alcune fotografie i soggetti si fondono in un'unica immagine aliena, in altre la natura che fiorisce si intreccia alla giovinezza di volti pensierosi.







venerdì 18 maggio 2012

Visionario e geniale, arriva a Milano il paleontologo di Jurassic Park



"Quando ero un ragazzino sognavo due cose: una era diventare  paleontologo e l'altra avere un cucciolo di dinosauro. Sono diventato paleontologo ed ora sto cercando di trovare il modo di riportare indietro o creare il mio dinosauro vivente".
 Sono parole di Jack Horner, uno dei più conosciuti paleontologi statunitensi. Autore di oltre cento testi scientifici e redattore del New York Times gode di una popolarità estesa oltre i confini scientifici grazie alla partecipazione come consulente scientifico e in qualche modo ispiratore di Jurassic Park.
Horner sarà a Milano il 29 maggio, al Museo di storia naturale per parlare proprio del progetto che deriva dal suo sogno infantile: riportare in vita le grandi creature estinte come i dinosauri. Parlerà della Reverse evolution, una specie di percorso al contrario sull'evoluzione basato su ingegneria genetica e biologia molecolare, e probabilmente del suo bizzarro teorema del pollo.
Honer ha verififcato che lo scheletro del pollo ha una struttura, pur nelle debite proporzioni, molto simile a quella del T-Rex, da questo assunto è partita la sua sperimentazione di ricostruzione genetica: "Quello che sto cercando di fare è prendere un pollo, modificarlo e farne un pollosauro".
La rivista  Wired ha dedicato all'argomento un interessante servizio corredato  dalle immagini che pubblichiamo
Photo: Dan Forbes; model maker: Jason Clay Lewis
Per chi ama la paleontologia, le scienze ma anche gli aspetti più curiosi e cinematografici è un incontro da non perdere.





sabato 12 maggio 2012

Edouard Martinet e la bellezza del rottame


Lo scultore francese Edouard Martinet compone le sue creature metalliche utilizzando pezzi recuperati da moto, auto e oggetti cromati di ogni genere e provenienza. Non sappiamo se prima sceglie i pezzi, e poi dalla loro osservazione nasce l'opera, o se viceversa pensa il soggetto e poi rovista tra gli scarti di meccanici, rottamai e carrozzieri, certo è che ha intuito e sa guardare lontano. Il suo fantastico zoo, che privilegia insetti, volatili e pesci è costruito con minuziosa precisione, scegliendo accostamenti di textures, forme e colori che compongono un gradevolissimo e inconsueto bestiario. Contrariamente a quanto avviene in questo genere di ricomposizioni, che spesso spaziano dal kitch a un insensato patchwork del rottame, gli animaletti di Martinet hanno un senso artistico, una loro aggressiva eleganza. A volte creature minacciose, a volte delicate e poetiche, sempre proporzionate e perfettamente rifinite, reali nella loro totale assurdità, potrebbero mettersi a ronzare o a prendere il volo.













giovedì 10 maggio 2012

RING, l'anello di specchi che destruttura Place Vendôme



Arnaud Lapierre è l'autore dell'installazione "The ring" realizzata in Place Vendôme a Parigi in occasione del FIAC 2011 e con la sponsorizzazione di Audi.
Un anello costituito da blocchi riflettenti disposti in cerchio scompone il suggestivo paesaggio architettonico della celebre piazza in diversi frame in continuo cambiamento, La frantumazione degli edifici e del cielo produce un disorientamento negli osservatori, che appaiono e riappaiono tra le superfici a specchio in un gioco di pieni e vuoti, cambiando la percezione dello spazio per ognuno di loro e reinventando nuove prospettive di grande suggestione.






 

martedì 8 maggio 2012

Arriva Ento, brand sofisticato per coraggiosi e alternativi



Julienne Aguirre, Jacky Chung, Aran Dasan e Jon Fraser del Royal College of Art di Londra hanno realizzato l'istruttivo video che fa parte del progetto per la promozione dell'alimentazione che nei prossimi anni dovrebbe diffondersi a livello globale: nutriente, con un alto contenuto proteico, pochissimi grassi e sostenibile, perchè contrariamente a carne bovina e cereali non provoca l'inquinamento nè lo sfruttamento del pianeta.
Il brand è Ento, da Entomofagia: ovvero l’atto del mangiare insetti, e si presenta con un bellissimo packaging, una grafica di alto livello, una comunicazione sofisticata destinata al target giovane e il progetto ambizioso di aprire una catena di ristoranti in Europa (il primo sarà a Londra nel 2013).
Popolare nell'area asiatica e africana questa scelta alimentare è sostenuta da molti che vorrebbero trasformarla in una realtà gastronomica anche a livello europeo, per tutte le valide ragioni che abbiamo elencato. Si tratta solo di abbandonare abitudini e pregiudizi e sperimentare la diversità.
Se l'idea di sgranocchiare larve (che comunque avete già mangiato, per così dire "a vostra insaputa" polverizzate nei vari curry) proprio non vi va, potete comunque apprezzare l'estetica della presentazione.





venerdì 4 maggio 2012

Al Festival+Awards di NY Vimeo mette in scena l'eccellenza


La seconda edizione di Vimeo Festival+Award si terrà a New York dal 7 al 9 giugno allo Skirball Center della New York University.
Animatori, registi e videomakers, grafici e creativi di ogni livello e provenienza convergeranno sulla location di Washington Square per incontrarsi, assistere e partecipare all'evento promosso e organizzato da Vimeo. Si prevedono conversazioni, workshop, proiezioni, installazioni e una atmosfera estremamente stimolante (potete acquistare qui i biglietti).
La prima e ad oggi unica edizione di Festival + Awards risale al 2010, ed il suo obiettivo primario era quello di monitorare il crescente e variegato contesto degli operatori, individuare e promuovere i migliori video online (non in termini di contatti ma di qualità e contenuti).
Niente a che vedere però con quello che avverrà a giugno; se allora il video digitale era nella fase emergente, oggi la sua evidente evoluzione suggerisce approcci diversi. Nuove tecnologie, trasversalità applicativa (non c'è telefonino, tablet, sito o giornale online che non presenti uno o più video) e crescita esponenziale del numero degli appassionati di video-making fanno prevedere per la manifestazione voluta da Vimeo un grande successo.
Il titolo The End of the Beginning scelto dagli organizzatori costituisce il manifesto della loro visione, lucida e ambiziosa. Un loro comunicato sottolinea che "il video online e la creatività stanno passando dall'età dello stupore all'età dell'azione. Il video si è rivelato un mezzo di incredibile forza, di grande potenzialità, ed ora siamo alla conclusione della sua prima fase. Gli incredibili strumenti di cui disponiamo per riprese, editing  e distribuzione hanno fortemente democraticizzato il processo di video-making. E' caduta una barriera, e questo è un momento di potenziamento e di accessibilità per tutti, vogliamo ispirare le persone a creare con uno scopo e ad agire attraverso le proprie idee".

Il momento in cui tutti potevano più o meno definirsi principianti è concluso, ora si passa alla qualità, al messaggio significante: tecnica-estetica- contenuto.
Vimeo incoraggia la professionalità, e Festival + Awards si propone come suo momento rappresentativo.
Per chi avesse intenzione di andarci, qui tutte le info relative al soggiorno

Molti dei video in concorso quest'anno li avete già visti sul nostro blog, oggi ve ne proponiamo due di generi molto diversi: Experiment N°9 della categoria "fashion" e Mac'n'cheese per la categoria "animazione"




martedì 1 maggio 2012

La mini corre su iPhone



Realizzato con Maya, After Effects, Pftrack il video 3D di Mike Ko per la sua tesi: lo stop-motion “iPhone Diorama”  ha richiesto circa tre mesi di lavoro, inclusa la realizzazione di microscopici modellini in carta ripresi con una Cannon T2i
Il risultato è divertente e leggero. Una versione giocosa di street view in cui iPhone, più che supporto tecnologico, diviene semplicemente "street".




iphone- diorama from Mike Ko on Vimeo.