mercoledì 9 novembre 2011
Piove? Tempo da fotografi!
Riportiamo di seguito la traduzione riassunta di un suo articolo di Jim Richardson, un grande fotoreporter i cui scatti appaiono frequentemente sulla rivista National Geographic, pubblicato sul sito del famoso magazine a questo link, dove troverete la versione originale in lingua inglese.
Jim Richardson e la pioggia: 9 suggerimenti
Una cosa meravigliosa è accaduta durante il nostro viaggio a Venezia per conto del National Geographic magazine: è piovuto tutta la settimana.
Abbiamo pensato che avremmo addirittura assistito a una delle leggendarie inondazioni di Piazza San Marco: non siamo stati è così fortunati (o sfortunati, dipende dei punti di vista). In compenso pioveva quando abbiamo fatto un giro a Murano e pioveva quando abbiamo attraversato il Ponte di Rialto per andare a cena e la pioggia ci ha accompagnato anche sulle gondole, senza pietà. "Ora, questa è in realtà un'opportunità" continuavo a ripetere mentre stavamo rannicchiati sotto i nostri ombrelli. Nessuno mi ha creduto. Mi sembrava di essere come un topo in procinto di annegare che fa buon viso a cattivo gioco.
In realtà Venezia era magica sotto la pioggia. Venezia è spesso invasa dai fotografi, e le piogge avevano trasformato scene ormai familiari in qualcosa di fresco e tutto da scoprire. Quindi mi sento di dire: se siete dei bravi fotografi, quando inizia a piovere balzate fuori a fare foto.
Ci sono naturalmente dei problemi. Primo, come mantenere la fotocamera a secco (non importa a nessuno se il fotografo si bagna)? Secondo, come mostrare la pioggia nelle immagini. Questo secondo punto sembra paradossale. Come si può non mostrare la pioggia nelle immagini? Sorprendentemente, spesso la pioggia con i suoi toni grigi, è quasi invisibile.
Così, ecco qui sono alcuni suggerimenti:
1- Porta un impermeabile per la fotocamera. Ce ne sono circa un milione sul mercato. Il vero problema è che averlo con te quando inizia a piovere. Tutto ciò che proteggerà la tua fotocamera contro ogni tempesta, fino ad includere un uragano, potrebbe essere troppo ingombrante da portare sempre appresso. Attualmente la mia scelta è la Storm jacket di Vortex Media: semplice ma efficace in molte situazioni.
2 - Cerca verande e tende da sole. Parcheggiati in un luogo asciutto e aspetta che le immagini vengano da te. Basta essere pazienti.
3 - Scatta dall’interno di un’auto. Questa è spesso la miglior scelta, oltre ad essere la più pratica. Spesso è possibile abbassare il finestrino e rimanere abbastanza asciutti, soprattutto se il vento proviene dal lato opposto della vettura.
4 - Acquista un ombrello. Io porto sempre un piccolo ombrello pieghevole nella mia borsa fotografica. Misura solo 13 centimetri quando è piegato ma grande quanto basta per tenere la mia macchina fotografica asciutta. Se ti trovi in una città quando inizia a piovere, guardati intorno e cerca un ombrellaio. Ne ho trovato uno a Venezia e ho comprato due ombrelli di diversi colori (perché? C'è un trucco che vi dirò in seguito). Sarebbe bello se tu avessi un assistente fidato (o un coniuge molto paziente) per reggerti l'ombrello, altrimenti potrai sostenere il manico dell’ombrello con la mano sinistra che allo stesso tempo impugna la fotocamera.
5 - Includi l'ombrello nella tua immagine. In realtà, l’ombrello può essere utile per una bella inquadratura. Farlo un poco entrare nella parte superiore dell'immagine, specie quando si usa un grandangolo, riempie bene la parte superiore del fotogramma, fornendo inoltre un chiaro segnale visivo che sì, in effetti, piove. Se le strade sono piene di gente sotto gli ombrelli, sarai in sintonia con la folla. Ma può servire anche a una cosa più importante. Le nubi cariche di pioggia sembrano buie, ma sono invece spesso la fonte di luce in una scena di pioggia. Quindi le nuvole sono luminose e la scena, più sotto, è buia. Utilizza l'ombrello per coprire le nuvole troppo brillanti e la scena acquisterà improvvisamente un aspetto e un’esposizione molto migliori (ecco il motivo dei due ombrelli che ho comprato a Venezia, non ero sicuro quale colore avrebbe dato il meglio nelle mie foto).
6 - Guarda i riflessi. A meno che non ci sia un acquazzone, è difficile vedere effettivamente la pioggia. Quindi bisogna lasciare indizi visivi per evidenziare sta davvero piovendo. La pioggia ha reso le strade di Venezia così scintillanti, la notte, durante la nostra permanenza. Questo è anche il motivo per cui ho inseguito quel piccione in tutta la piazza, si stagliava sul riflesso delle vetrine.
7 – Retroillumina la pioggia. La pioggia diventa più visibile quando si è in controluce. La luce che attraversa le gocce di pioggia si concentra ed è leggermente più brillante rispetto al resto della scena. Quindi trova fonti di luce e scatta verso di loro. Potrebbe essere un lampione di notte o potrebbe essere il sole tra le nuvole. In ogni caso, le regole sono le stesse: primo, più direttamente si scatta verso la luce, meglio si vedranno le gocce di pioggia; secondo, se scatti troppo direttamente verso la fonte di luce rischi di sballare l'esposizione. Quindi cerca sempre quell'angolo magico, in mezzo. A proposito, ombrello che hai portato può servire anche come un paraluce.
8 - Poi solo un piccolo “lampo”. No, davvero, dico sul serio. Il flash accende le gocce di pioggia, di solito è una cosa negativa perché spara troppa luce. Ma se ne aggiungerai solo un poco (-3,0 stops) enfatizzerai le gocce di pggia. Questa tecnica è ingannevole; dovrete sperimentare. Forse non funzionerà affatto, ma se lo fa, puotrebbe essere magica (funziona anche con i fiocchi di neve a volte).
9 - Cercate la gioia e la miseria. La pioggia trasforma le persone. Reagiamo alla pioggia con una gamma di emozioni, dal cupo terrore per la pioggia che inonda fino alla gioia meravigliosa dei bambini: cattura quelle emozioni e avrai un grande scatto.
Questo il link al sito di Jim Richardson
Etichette:
consigli fotografia,
fotografia,
gocce d'acqua,
Jim Richardson,
National Geographic,
pioggia,
piove,
tutorial,
Venezia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento