mercoledì 13 aprile 2011

La forma dell'acqua


Il lavoro di Shinichi Maruyama è inconsciamente influenzato dal senso della bellezza giapponese. Questo senso della bellezza può essere trovato nel concetto di "wabi-sabi", cioè la bellezza dell'imperfezione,  della sobria eleganza e della transitorietà delle cose.

Da studente, Maruyama spesso scriveva in caratteri cinesi con inchiostro Sumi. Amava il nervosismo, la sensazione di precarietà che provava seduto davanti ad una pagina bianca vuota, il momento appena prima che il suo pennello toccasse la carta. Era sempre felice di vedere il risultato unico di ogni nuova pennellata.
Ricordando quei momenti d'infanzia, egli ha ricreato un grande "pennello" con un secchio di inchiostro o di acqua. Ottenendo la stessa sensazione di precarietà, di eccitazione nervosa, in piedi davanti allo spazio dello studio vuoto.

Con un rapido gesto, Shinichi lancia in aria acqua, inchiostri o vernici. Grazie ad apparecchiature fotografiche avanzate e a tempi di posa velocissimi congela quel micro-secondo in cui i liquidi sono sospesi in aria, bloccati in una suggestiva composizione.
Ogni gesto/tratto è unico, effimero, irripetibile. Non è mai possibile copiarlo o ricrearlo. Egli dice: "So che qualcosa di fantastico sta accadendo, un momento decisivo, ma non riesco a comprendere appieno l'evento fino a quando guardo queste immagini".

Per meglio comprendere la tecnica di Shinichi Maruyama guardate i video "Water Sculpture" o "Kusho".
Per approfondire il lavoro dell'artista giapponese potete visitare il suo sito





Water Sculpture from Shinichi Maruyama on Vimeo.


KUSHO from Shinichi Maruyama on Vimeo.

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