venerdì 17 febbraio 2012

Solid, la scultura emotiva, si rompe se viene trascurata



Il ricorso a tecnologia e meccanica nella rappresentazione artistica non è certo una novità. Innovativa è invece la combinazione emozionale che la giovane Ivana Basic ottiene attraverso l'utilizzo di solenoidi (una sorta di spirali metalliche che generano campi magnetici uniformi), e Kinect* (il prodotto Microsoft nato per le consoles e sensibile ai movimenti del corpo umano) per la realizzazione della propria installazione.
Solid è una specie di cocoon bianco, capace di rilevare rumore, calore e movimento, in assenza dei quali si spezza.
Una telecamera e un microfono all'interno della scultura riprendono i colpi che produrranno la frattura, una cassa li amplifica all'esterno e un proiettore li riproduce sulla parete, rendendo completamente percepibile il dolore dell'abbandono.
Una inquietante metafora della solitudine umana, della distruzione del corpo e della sua forma.
La giovanissima e promettente artista Ivana Basic, nata a Belgrado e diplomatasi in Arte e Design alla Megatrend University serba, ha realizzato il progetto all'interno del master che sta svolgendo nel Programma Interactive Telecommunications alla New York University.
Nel video che segue osserviamo l'iter autodistruttivo dell'installazione multimediale. A fondo pagina qualche notizia su Kinect.



Solid/ ITP WInter Show from Ivana Basic on Vimeo.

Kinect è dotato di telecamera RGB, di doppio sensore di profondità a raggi infrarossi composto da un proiettore a infrarossi e da una telecamera sensibile alla stessa banda. La telecamera RGB ha una risoluzione di 640 × 480 pixel, mentre quella a infrarossi usa una matrice di 320 × 240 pixel. Kinect dispone anche di un array di microfoni utilizzato dal sistema per la calibrazione dell'ambiente in cui ci si trova, mediante l'analisi della riflessione del suono sulle pareti e sull'arredamento.

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