mercoledì 1 febbraio 2012

Giovani talenti: per Adele Calcopietro il domani è un avverbio di tempo


La paura ha migliaia di facce: paura di vivere e paura di morire, paura della povertà, della fame e della guerra, paura dei crimini e delle malattie, paura che si pretenda troppo da noi, paura di sbagliare… Adele Calcopietro ci ha scritto che ha paura del futuro.

Nessuno ha paura del futuro solo perché è incerto: forse, come molti ragazzi, Adele ha paura del futuro perché oggi l’espressione «avere un futuro» non significa più prendervi parte ma sottintende una lotta contro gli altri, come se non ci fosse sufficiente posto per tutti.

Adele Calcopietro ha 16 anni, frequenta il liceo artistico. Ha trovato da poco nella fotografia un mezzo per parlare di sé e dei suoi coetanei e ha un progetto, ci racconta:
"Sto sviluppando un set dedicato a tutti i giovani che come me hanno paura di fare delle scelte, di trovarsi già grandi. Cerco di descriverne i problemi, i disagi, la monotonia e la ricerca di se stessi".Un progetto, un ottimo punto di partenza. Le foto che ci ha inviato sono la trasposizione di quello che sente e il travaglio della sua adolescenza è tutto lì da guardare. Scrive ancora Adele: "Non ho tecnica, ho passione. Attraverso le foto trasmetto quel che sento, ciò che sono, tutto quello che a volte le parole non fanno arrivare. Trasformo ciò che ho dentro in figure e scatto. Ecco, la mia anima è lì, immobile.. ed è per sempre".
Sedici anni per sempre, il tempo si ferma e frega il Futuro. Impossibile? Forse. Ma se si ha una passione come Adele, una passione vera, e non si ha paura di mettersi in gioco il domani è solo un avverbio di tempo e il tempo e lo spazio più che essere nella natura sono forme del nostro modo di conoscerla. Complimenti Adele e in bocca al lupo!
Il sito di Adele a questo link
Una fotogallery dei suoi lavori a questo link


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