mercoledì 19 ottobre 2011

Se avete paura di morire non leggete questo post


D'accordo, d'accordo... avrei potuto intitolare questo post in molti altri modi ma ho cercato l'effetto thriller facendo allo stesso tempo una piccola scommessa: credo che qualcuno lo leggerà comunque. I più giovani probabilmente lo apriranno con disinvoltura, sono quelli che hanno meno paura e non tanto perché, sotto sotto, si credono immortali - questa convinzione permane negli anni - ma perché della morte non hanno esperienza.

Comunque il pericolo è reale: in questo post Bobby Neel Adams ci prende a pugni senza nessuna pietà. Destro, sinistro e poi ancora un montante… fino a che gli occhi, invece di chiudersi gonfi e tumefatti, si aprono.
Ed è a questo punto che vediamo chiaramente una delle realtà più difficili da accettare, quella che porta con sé il seme di un traguardo, di una fine.

La maggior parte dei lavori fotografici di Bobby Neel Adams riguarda le trasformazioni che il corpo umano subisce in relazione all'età e alle diverse situazioni. Qui vi proponiamo due progetti: AgeMaps e FamilyTree. Bobby ha definito la sua tecnica alla fine degli anni '80 usando il fotomontaggio come una sorta di chirurgia fotografica per mezzo della quale altera le fotografie attraverso l'asportazione manuale e il collage fino ad ottenere, talvolta, la deturpazione del soggetto.

Consideriamo AgeMap: le immagini sono ottenute utilizzando fotografie del medesimo soggetto in età differenti, lo strappo è la linea di confine. Certo solo chi possiede una spiritualità veramente solida potrebbe essere indotto a ricercare questi risultati utilizzando fotografie che ritraggono se stesso a distanza di decenni.  Sarebbe un po' come guardarsi in uno specchio e rivolgersi il saluto dei frati trappisti: "Memento mori". Le immagini di apertura e quelle qui sotto fanno parte di questo progetto.


FamilyTree invece raccoglie le immagini risultanti dal montaggio di fotografie dei membri di una famiglia uniti da legami di parentela molto prossimi: madre e figlia, nonno e nipote ecc. Queste immagini visualizzano il DNA, rendendo tangibile il filo che collega il passato con il presente, trasmettono un sensazione di continuità, un'illusione di immortalità. Per chi condivide questa interpretazione - io non sono tra questi - forse sollevano un angolo svelando un po' del "Senso della Vita". Qui di seguito alcune delle immagini tratte da questo progetto.


Vi invitiamo naturalmente a esplorare tutto il sito di Bobby Neel Adams e poniamo anche un particolare accento sui progetti "Couples" e "Broken Wings".

A questo punto chiudo il post non mancando di ringraziare Bobby: in fondo è avere sempre ben presente l'idea della morte che conferisce un senso alla vita e ce ne fa apprezzare appieno la bellezza. Carpe diem!

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