domenica 19 giugno 2011

Amandine Ropars fotografa la ricerca del coraggio


"Il mio nome è Amandine Ropars e ho vent'anni 20. Ho incontrato la fotografia un po' per caso, volevo provare una cosa che non avevo mai fatto e, con mia sorpresa, me ne sono innamorato. Adoro Tim Burton, il mondo dei sogni e incubi, il surrealismo, universo burlesco e tutto quello che è in qualche modo strano e inquietante".

Giovane, giovanissimo.

Visitando il suo sito ci hanno incuriosito le fotografie delle sue donne eteree e svolazzanti, un po' streghe e un po' fate. 
O forse Amandine non fotografa le donne ma i loro pensieri. Pensieri di donne che se ne vorrebbero volare via, andarsene altrove, fuori di casa, oltre la finestra, senza domandarsi dove soffierà il vento. Fluttuano più che volare, lo sanno fare bene ma sono ad un palmo da terra e da lì se si cade subito, prima di arrivare troppo in alto, non ci si fa poi tanto male. Se ne stanno sospese: per volare davvero ci vuole spazio e non bisogna avere paura, sanno che la caduta potrebbe essere devastante, definitiva, estrema. Quindi continuano a fluttuare cercando il coraggio di volare via o quello, ben più grande, di rimettere i piedi per terra.

Questo il link al sito di Amandine Ropars



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