lunedì 6 giugno 2011

Pietro Masturzo fotografa l'attesa


Pietro Masturzo è nato nel 1980 a Napoli.

Visitando il suo sito a questo link abbiamo saputo che ora è a Bengasi, in Libia.

Pietro ne ha fatta di strada: dopo essersi laureato in Relazioni internazionali a Napoli ha studiato fotografia a Roma e dal 2007 gira il mondo.

E scatta le sue foto. Storie di persone che vivono un momento politico-sociale drammatico, la quotidianità che cerca di sopravvivere alle notizie di cronaca, l'immane sforzo di voltare le spalle alla disperazione: tutto questo si trasforma da reportage in arte attraverso l'obiettivo di Pietro Masturzo.

Lui riesce a rendere l'attesa tangibile, è l'attesa che fa paura quando si vive a Teheran.

Si aspetta che accada qualche cosa, si vive attendendo un nuovo dramma con il cuore schiacciato dal terribile peso dell'ignoto, sperando però ogni volta che l'agonia di questa attesa sia più lunga, molto più lunga, talmente lunga da trasformarsi in speranza.

Nelle sue foto si sentono ronzare i neon, i mormorii e i sussurri, i sommessi rumori della notte, si vede il coraggio trovare la sua strada ed esplodere in un urlo, in un abbraccio.
E' per questo che il suo scatto dai tetti di Teheran ha vinto l'anno scorso il World Press Photo, Picture of the Year: una donna sopra un tetto che urla il suo grido di disperazione e di rabbia contro Ahmadineiad. Le luci del palazzo accese come in una perfetta scenografia teatrale. La didascalia recita: Teheran, giugno 2009, qualche giorno dopo le elezioni.

Vi invitiamo a leggere una bella intervista a Pietro Masturzo a questo link.

Noi abbiamo incontrato le foto di Pietro al Milan Image Art Fair, presentato da Mandeep Photography, una galleria, libreria e centro per produzioni multimediali che si occupa di curare e progettare la distribuzione multipiattaforma di contenuti fotografici, in particolare in relazione alla fotografia documentaria e al visual journalism. Potete visitare il sito di Mandeep Photography a questo link.

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