domenica 15 maggio 2011

Giovanni Sesia e le sue battaglie contro l'oblio


Giovanni Sesia è guerriero, vive a Magenta in provincia di Milano dove è nato nel 1955. Lui combatte contro l'oblio con le armi dell'arte. Non ci dilungheremo qui a raccontare il ruolo che fin dall'antichità l'arte ha avuto nell'immortalare la vita e gli uomini. 
Immortalare: far diventare eterno rendendone perpetua la memoria. 
Con l'avvento della fotografia tutto è sembrato più facile, l'immortalità alla portata di tutti e non solo dei potenti o dei ricchi borghesi che potevano permettersi di commissionare ritratti o monumenti, ma non è stato così. L'arte è rimasto il filtro, l'artista "riconosciuto" il dispensatore d'immortalità che trasforma le sue fotografie (e quindi i soggetti da lui ritratti) in eterna testimonianza di vite vissute. Tutto il resto finirà presto o tardi in un cassonetto o resterà digitalmente imprigionato su qualche server senza che a nessuno importi. 
Giovanni Sesia è un artista e quindi possiede il potere di trasmettere, di immortalare. E ha scelto di farlo attraverso le sue composizioni multidisciplinari che uniscono fotografie ritrovate di gente comune o di vecchi oggetti a ritocchi pittorici e inserti calligrafici.


Il risultato che abbiamo ammirato alla prima edizione del Miafair a Milano ci ha davvero colpito. Una delle sue ultime ricerche riguarda l'archivio ritrovato di un anonimo fotografo che negli anni venti ritrasse gli ospiti di un istituto manicomiale: persone dimenticate già durante la loro vita. Folli rinchiusi che non facevano alcun male, mente fuori i sani portavano il mondo verso il conflitto bellico.
Vi invitiamo a visitare il sito di Giovanni Sesia a questo link dove troverete anche un video che è un appello per la conservazione delle 12.000 cartelle cliniche dell'ex ospedale psichiatrico di Novara.

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