giovedì 19 maggio 2011

Shoot for Change (Scatta per cambiare) - blog, community, iPhone: la fotografia sociale si crea in rete



“Uomini e donne a tutte le latitudini si connettono tra loro attraverso la più grande piattaforma di relazione che l’umanità abbia mai avuto. La cultura digitale ha creato le fondamenta per una nuova civiltà. E questa civiltà sta costruendo la dialettica, il confronto e la solidarietà attraverso la comunicazione. Perché da sempre la democrazia germoglia dove c’è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione.”

Da questo principio, che costituisce sostanzialmente il manifesto di S4C, Antonio Amendola e il suo gruppo hanno dato origine al blog Shoot for Change con l’intenzione di connettere,  far discutere e pubblicare amatori e professionisti della fotografia sociale.
Il riscontro è stato ampio ed entusiasta, ed ha permesso di ricevere da ogni zona del mondo testimonianze ed immagini di situazioni e ambienti sconosciuti e toccanti per contenuti e modalità espressive, e soprattutto, come dice Amendola nel video che vi mostriamo, di interfacciare chi racconta le storie e chi vuole che queste siano raccontate, come organizzazioni umanitarie, onlus e comunità, creando un network di vastissime proporzioni ed una produzione fotografica multiforme.




La marcia per la pace attraversa il mondo, documentata in ogni città dagli scatti dei membri di S4C (nella foto di Fulvio Celsi la tappa di Trieste).


Stefano Pesarelli vive e lavora in Africa, il suo ''Africa through iPhone'',  di cui vi abbiamo parlato in un nostro post precedente, è un progetto fotografico che racconta la quotidianità del continente, una sorta di diario di viaggio pubblicato in Internet.



Nelle splendide foto di David Kame il dramma di una etnia annientata: gli Himba della Namibia, a cui la diga idroelettrica sottrae  terra e stabilità sociale. "Non ci sarà un'altra generazione come noi, non ci piacciono i vestiti occidentali, vogliamo mantenere le nostre tradizioni. Vogliamo essere quello che siamo. Non stiamo soffrendo, siamo felici di quello che siamo" dice il leader KapiKa.


Thomas Cristofoletti con il reportage  “Il lago Boeung Kak“ racconta come uno dei bacini idrici più importanti della Cambogia sia stato trasformato nell’ambiente degradato e malsano di oggi da una speculazione edilizia spregiudicata, conclusasi nel fallimento.


Matteo Bertolino, cooperante e fotografo residente in Bolivia. propone il workshop dedicato al tema della fotografia e al suo ruolo nella cooperazione internazionale, realizzato grazie all’appoggio dell’O.N.G. Spagnola IPADE (Instituto de Promociòn y Apoyo al Desarrollo).

Per conoscere le attività, i fotografi e la filosofia di S4C visitate questo sito.

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